Nato e cyber security, Russia e Cina sorvegliati speciali: nuovi scenari della guerra ibrida

Marco Santarelli - 02/07/2021

Network Analysis, Intelligence and Defence
Chairman of Research and Professor Intelligence, of things, Humint and Semiotics
Partner CRST Res. C. of Security and Terrorism

 

Tra i focus del recente summit Nato, che si è svolto il 14 giugno 2021 a Bruxelles e che ha visto riunirsi i vari capi di Stato dei paesi membri, non poteva mancare la cyber security.

Potenziare gli investimenti strategici per difendersi dalle minacce che mettono in pericolo la sicurezza euro-atlantica: questa la conclusione. Infatti, i leader hanno espresso unanime volontà di adoperarsi assiduamente per la difesa da cyber crime e minacce ibride.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, c’è bisogno di potenziare gli investimenti destinati alla difesa e, rispetto al 2014, la spesa è cresciuta di oltre 260 miliardi di dollari in più. L’aumento degli investimenti in Nato serve a portare avanti la nuova politica di cyber difesa, includendo lo spazio tra i domini militari che bisogna monitorare e difendere.

Il presidente americano Joe Biden ha rimarcato la necessità di porre gli Stati Uniti come leader internazionale e, nell’ambito di cyber security e difesa, di tenere d’occhio soprattutto Russia e Cina. Biden ha sottolineato che la Nato deve porsi nei confronti dei regimi autoritari come una forza democratica solida contro le politiche coercitive e non rispettosi dei diritti, come appunto quelle adottato dai suoi storici avversari, Mosca e Pechino.

Ma non ci sono solo timori “cyber”: spaventano, infatti, l’apparato militare e l’arsenale nucleare cinese e la collaborazione militare con la Russia nelle esercitazioni in area euro-atlantica, così come i numerosi investimenti cinesi in territorio occidentale, il mix fake news e tecnologie sempre più avanzate, una fra tutti l’intelligenza artificiale, per scopi malevoli.

In definitiva, sono previsti difesa, ma anche dialogo, con la Russia e controllo sulla Cina per il rispetto degli impegni internazionali.

 

Fonte: CyberSecurity360