L’intelligence: cosa fanno i nostri servizi segreti, i reparti, le funzioni
Network Analysis, Intelligence and Defence
Chairman of Research and Professor Intelligence, of things, Humint and Semiotics
Partner CRST Res. C. of Security and Terrorism
Facciamo il punto sulla normativa, su cosa sono e cosa fanno i servizi informativi (l’intelligence) e i loro reparti.
Parlare di Intelligence vuol dire parlare della Legge 124/2007 del 3 agosto, “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2007, entrata in vigore il 12 ottobre, ampliamento e superamento della nota legge 24-10-1977 n. 801, “Istituzione e ordinamento dei servizi per la informazione e la sicurezza e disciplina del segreto di Stato”, che pone per la prima volta il Presidente del Consiglio dei Ministri a capo dei servizi informativi ed è lui stesso che nomina direttore e vicedirettori delle varie agenzie e coordina le politiche dell’informazione per la sicurezza.
Già nel nome stesso viene evidenziato un passaggio chiave, da “informazione e sicurezza” (legge 24-10-1977 n. 801) a “informazione per la sicurezza” (legge 124/2007), sulla base del quale viene ricostruito il modello organizzativo e vengono ripartite le competenze ai vari dipartimenti informativi.
Sostanzialmente, nel corso degli anni, le modifiche che sono state fatte alla Legge 124/2007, insieme a piccoli aggiustamenti, sono due.
La prima è rappresentata dalla Legge 7 agosto 2012, n. 133, Modifiche alla legge 3 agosto 2007, n. 124, concernente il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e la disciplina del segreto, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 10 agosto 2012, n. 186 e entrata in vigore il 25 agosto 2012. Obiettivo di questa normativa è il rafforzamento della protezione delle infrastrutture critiche materiali e immateriali. La seconda modifica è più recente, con il Decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83, coordinato con la legge di conversione 25 settembre 2020, n. 124: è stato reso rinnovabile più volte l’incarico ai vertici dei servizi informativi, mantenendo invariata la durata di 4 anni, per cui quattro anni per il primo incarico più un massimo di quattro anni successivi.
I servizi informativi, come detto chiamati comunemente servizi segreti, si occupano di raccogliere le informazioni che costituiscono le fondamenta delle politiche, delle strutture e delle organizzazioni del sistema Paese. Queste informazioni provengono dalle fonti informative, che possono essere aperte, chiuse, confidenziali, documentali e tecniche. Nella raccolta di queste informazioni, nel rispetto della sicurezza nazionale, vengono incrociati elementi diversi appartenenti alla società, prendendo in considerazione i legami della stessa struttura sociale.
Fonte: Agenda Digitale