Le sanzioni europee

Francesca Romana Tubili - 11/04/2022

L’intervento militare russo in Ucraina ha portato molti degli stati europei ed extra-europei ad emettere sanzioni di natura economica e non solo, nei confronti della Russia e della Bielorussia. Putin può contare sull’appoggio totale della Bielorussia, una sorta di Stato satellite, che sta fornendo supporto logistico. Dopo le esercitazioni militari congiunte, i soldati russi hanno usato il territorio di Lukashenko per passare il confine da Nord e spostarsi rapidamente verso Kiev. Il Venezuela insieme a Cuba e al Nicaragua, sono a favore di Putin. La posizione della Cina è una di quelle che possono spostare gli equilibri. Pechino è storicamente vicina alla Russia, soprattutto in chiave anti-Usa. I due Paesi sono anche legati da un “Trattato di buon vicinato e della cooperazione amichevole”. La Cina però dal momento dell’attacco russo ha invitato alla moderazione, pur rifiutandosi ufficialmente di parlare di “invasione”. Tra gli alleati troviamo anche l’Iran e la Siria.

L’Unione Europea ha adottato una serie di sanzioni nei confronti della Russia. La prima importante sanzione riguarda il blocco del sistema SWIFT. È stato vietato a partire dal 12 marzo 2022, di prestare servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per scambiare dati finanziari, alle seguenti banche: Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, VEB e VTB Bank. Tale divieto trova applicazione anche nei confronti di persone giuridiche, entità o organismi stabiliti nella Federazione Russa i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50% dalle suddette banche. Non è possibile investire, partecipare o contribuire in altro modo a progetti futuri co-finanziati dal Fondo Russo per gli Investimenti Diretti. Inoltre non è possibile vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro alla Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo, ivi compresi il governo e la Banca centrale, o per un qualsiasi uso. Per quanto riguarda il campo dell’informazione, è stata vietata la diffusione di articoli, interviste e report ripresi da “Sputnik” e “Russia Today”; ma anche le attività di vendita, fornitura, trasferimento ed esportazione, in via diretta o indiretta, di beni e tecnologie per la navigazione marittima, anche non originari dell’Unione europea, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo  o per un qualsiasi uso nella stessa o per la collocazione a bordo di una nave battente bandiera russa. Il 15 Marzo 2022 l’Ue ha adottato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Le nuove misure vietano tutte le operazioni con determinate imprese statali. Tale divieto trova applicazione anche nei confronti di persone giuridiche, entità od organismi stabiliti fuori dall’Unione europea i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50% o che agiscano per conto, o sotto la direzione, delle predette imprese; la prestazione di servizi di rating del credito a qualsiasi persona o entità russa; il divieto di  nuovi investimenti nel settore dell’energia della Russia e l’esportazione di apparecchiature tecnologiche; l’introduzione di restrizioni commerciali sulle importazioni e sull’acquisto di prodotti del settore siderurgico russo. L’Unione Europea ha adottato misure restrittive anche nei confronti della Bielorussia, considerando il grande sostegno dato a Putin. A decorrere dal 20 marzo 2022, è vietato prestare servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per scambiare dati finanziari, alle seguenti banche: Belagroprombank, Bank Dabrabyt e Banca di sviluppo della Repubblica di Bielorussia. Si è imposto il divieto di vendere valori mobiliari denominati in euro emessi dopo il 12 aprile 2022 (o quote di OICR che offrano esposizioni verso tali valori) a qualsiasi cittadino bielorusso o persona fisica residente in Bielorussia, o a qualsiasi persona giuridica, entità od organismo stabiliti in Bielorussia. Le banche dell’Unione Europea non potranno accettare depositi da parte di soggetti di cittadinanza bielorussa per valori superiori a 100 mila euro e fornire o trasferire banconote denominate in euro alla Bielorussia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Bielorussia. La Federazione Russa ha comunicato alcune contro-sanzioni ed in particolare ha stilato una lista di paesi ostili, tra cui l’Italia, San Marino, Stati Uniti, Gran Bretagna. Inoltre Putin ha inviato un ultimatum dal punto di vista economico. Il gas russo dovrà essere pagato in rubli. Putin lo aveva annunciato e lo ribadisce adesso, col sigillo di una data certa, quella del 31 marzo.