Gli errori nelle attività tecnico-scientifiche: un tema sempre attuale

Christian Pallante - 25/11/2021

L’errore tecnico-scientifico resta una tematica sempre più presente. Sebbene linee guida e protocolli operativi cerchino di mitigare la sua presenza ed i suoi effetti, esso permane provocando danni irreparabili.

Si tratta, ormai, di un fenomeno ampiamente studiato, ma ancora mal gestito dalle unità scientifiche. Si pensi alle odierne vicissitudini del comparto statunitense, ove si registrano ampissimi ritardi nel processamento e nell’analisi delle impronte digitali, come avvenuto per il laboratorio della polizia scientifica di Baltimora[1], ove si sta assistendo ad un crescente abbassamento della percentuale di chiusura dei casi[2]. Al contempo, però, si evidenziano errori ancor più gravi, commessi nell’analizzare tracce dattiloscopiche o balistiche, come successo nel laboratorio di Washington D.C., in cui si è cercato addirittura di insabbiare gli stessi[3]. In quest’ultimo caso, in particolare, l’ente certificatore, ossia l’American National Standards Institute (ANSI), ha dapprima sospeso per 30 giorni la relativa certificazione[4], bloccando qualsiasi tipo di analisi e provocando un cambio nella catena di custodia dei reperti, per poi revocarla totalmente nel maggio 2021.Ciò ha provocato una spirale di problemi e di conseguenze. Se da un lato c’è stato un costo ulteriore per l’amministrazione, specialmente per il trasporto dei reperti, dall’altro è stato cambiato l’assetto direttivo ed è stata sciolta la sezione balistica.

La situazione non migliora vedendo il Forensic Science Center (FSC) di Livermore, in Trinidad e Togabo, una delle strutture più all’avanguardia del continente africano per l’analisi di campioni biologici, tossicologici e di armi da fuoco. Infatti, in questa struttura pemane un arretrato di circa 16.000 campioni da processare[5].

L’Europa, dal canto suo, non è avulsa da queste problematiche. Già la Francia, nella metà degli anni ottanta, aveva conosciuto un periodo profondo di crisi, dettato da un immobilismo delle tecniche investigative[6]. Ma l’azione governativa aveva permesso di colmare le défaillances tramite la creazione di un nuovo corpo scientifico, quale l’Institut de Recherche Criminelle de la Gendarmerie Nationale (IRCGN). Al contempo, l’Italia ha registrato tali difficoltà, specialmente con il delitto di Perugia. Una situazione dalla quale si sta ancora cercando di uscire, con l’ausilio di linee guida più mirate, sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, in particolar modo per quanto attiene le attività sulla scena criminis.

In quest’ottica si pone anche la problematica circa errori e sviste creatisi in casi del passato, i quali stanno riaffiorando con le relative riaperture processuali. Tra questi, negli ultimi tempi, spicca l’indagine relativa all’omicidio di Everett Carr, risalente al 1985, dove fu determinante la testimonianza del noto esperto Henry Lee, esperto di criminalistica e direttore del laboratorio forense che si è occupato delle investigazioni, su un’analisi di Bloodstain Pattern Analysis (BPA) effettuata su un asciugamano.  Sulla base di ciò, gli imputati furono condannati. Ma l’aspetto che maggiormente colpisce è che, nel 2019, mediante una revisione del processo, si è scoperto che le tracce sull’asciugamano non erano state mai testate e che, sulla scorta dei test svolti in questa occasione, non si trattava di macchie ematiche, rendendo vana l’analisi ed errata la conclusione dell’esperto.In seguito, quest’ultimo è stato accusato di falsa testimonianza in diversi casi di omicidio degli anni ottanta.

Tutto ciò porta a riflettere sul peso delle attività tecnico-scientifiche e sulle conseguenze che le cattive condotte possono portare. Se da un lato sta crescendo sempre più l’interesse verso questa disciplina, grazie all’effetto CSI, dall’altro si assiste impotenti ad una spirale di criticità difficili da gestire. Ciò è dovuto alla spendingreview e alla parziale ricerca che pongono un freno alla ricerca in tale campo. Molto è stato realizzato con l’impiego di protocolli operativi, ma la strada da percorrere è ancora parecchio lunga. 

 

 

 

Bibliografia essenziale

AA.VV., Forensicbacklog: More than 16,000 samplesawaittesting, in www.trinidadespress.com, 18 settembre 2021; K. ALEXANDER, National forensics boardsuspends D.C. crime lab’saccreditation, haltinganalysis of evidence, city says, in www.washingtonpost.com, 03 aprile 2021; Cass., sez. V, 25.03.2015, n. 36080, inwww.penale.it, p. 37 ss.; CNC3 EDITOR, Minister of National Security meets with Forensic Science Center staff, in www.cnc3.co.tt, 20 settembre 2021; T. CONDON, Bloody murder: Wereteenswronglyconvicted?, inwww.ctmirror.org,28 novembre 2017; D. CURTOTTI–B.A.J. FISHER–M. HOUCK–G. SPANGHER, Diritto e scienza: un rapporto in continua evoluzione, in AA.VV., Manuale delle investigazioni sulla scena del crimine, II ed., Torino, 2019, p. 16 ss.;D. CURTOTTI NAPPI-L. SARAVO, L’errore tecnico-scientifico sulla scena del crimine. L’errore inevitabile e le colpe dello scienziato, del giurista e del legislatore, in Archivio Penale, 2011, n. 3, p. 785 ss.; F. DAOUST, Sur le traces de la policetechnique et scientifique. Questionsjudiciaires, Parigi, 2020, p. 22 ss.; J. H. DIFONZO, The Crime of Crime Labs, in Hostra Law Review, 2005, vol. 34, n. 1, p. 1 ss.; F. DONATO, Indagine e acquisizione di dati probatori sulla scena del crimine. Protocolli operativi e utilizzabilità della prova: aspetti criminalistici, in AA.VV., L’assassinio di Meredith Kercher. Anatomia del processo di Perugia, a cura di Montagna, Torino, 2012, p. 101 ss.;J. FENTON, Thousands of Baltimore crime-scene fingerprints end up neverprocessed, in www.washingtonpost.com, 16 agosto 2021; L. FRUEN, Celebrityforensicscientistisaccused of botchingevidence in multiple murder case, in www.dailymail.co.uk, 25 giugno 2019; P.C. GIANNELLI, Forensic Science: Why No Research? in Fordham Urban Law Journal, 2010, n. 38, p. 517 ss.; C. GRABLICK, D.C. Forensics Lab “DeliberatelyConcealed Information”, accreditationboardsays, su www.npr.org, 07 aprile 2021; S. LORUSSO, Investigazioni scientifiche senza indagini tradizionali portano fuori strada l’accertamento giurisdizionale, in Il sole-24 ore: Guida al diritto, 2012, n. 15, p. 35 ss.; V. METERKO, Strengths and Limitations of Forensic Science: What DNA ExonerationsHaveTaught US and Where to Go from There, in West Virginia Law Review, 2016, vol. 119, p. 645 ss.;J. PRADEL, Police Scientifique: la Révolution, Parigi, 2011, p. 37 ss.; D. TEPFER, False Henry Lee testimonywins CT men new murder trial after 30 years, in www.nhregister.com, 14 giugno 2019; B. VOGT, D.C. Crime Lab InchingTowardRecertification, in www.washingtoncitypaper.com, 14 ottobre 2021; P. WAGNER, DC Crime Lab Under InvestigationAfterAllegations of Wrongdoing, in www.nbcwashington.com, 08 aprile 2021; B. ZAHN, Forensicscientist Henry Lee defends record after 3rd claim of false testimony, in www.nhregister.com, 11 luglio 2019; M. ZARETSKY, Forensicscientist Henry Lee: No false testimony in murder case, in www.nhregister.com, 17 giugno 2019.

 

[1]In particolare, suddetto laboratorio ha un arretrato di circa 11.000 impronte digitali da analizzare, equivalente ad un anno di lavoro.

[2]Basti pensare che per reati contro la proprietà, suddetto dipartimento ha una percentuale di chiusura dei casi del 3,6%, contro il 10% della media nazionale.

[3]In questa situazione, avvenuta nell’aprile del 2021, è stata aperta un’indagine ufficiale che ha evidenziato alcuni errori nelle analisi balistiche di due casi di omicidio, in cui sono stati collegati erroneamente i due crimini alla medesima arma, oltre a quelli dattiloscopici ed il loro relativo insabbiamento.

[4]Mediante l’ANSI National Accreditation Board (ANAB), la quale ha inviato una lettera esplicativa in cui asseriva che “ANAB hasreceivedcredibleevidencethat the D.C. Department of ForensicSciences, Forensic Science LaboratoryDivision, hasdeliberatelyconcealed information from the ANAB assessment team, violatedaccreditationrequirements, engaged in misrepresentations and fraudulentbehavior, and engaged in conductthatbrings ANAB intodisrepute.”. Tra queste casistiche si registrava anche la perdita di alcune fiale con batteri di peste bubbonica, mai ritrovati, i cui rapporti erano stati nascosti.

[5]In questo insieme permangono 6.983 campioni biologici, 2.100 campioni tossicologici, 97 su stupefacenti e 6.920 su armi da fuoco.

[6]Specialmente con il caso Gregory Villemin, il quale fu caratterizzato da una serie di sviste ed errori, oltre che da una cattiva gestione delle indagini, specialmente da parte del giudice istruttore, che non ha permesso l’identificazione dell’offender.