Conflitto Russia-Ucraina: altre sanzioni economiche dell’UE a febbraio 2023

Arianna Marchi - 28/03/2023

L’Unione europea, il 23 febbraio 2022, ha implementato una serie di provvedimenti economici contro atti che minano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Il Consiglio dell’UE, in particolare, ha approvato nuovi Regolamenti che hanno imposto maggiori restrizioni economiche alla Russia. Tra queste misure figura, in primo piano, il congelamento dei capitali e delle risorse economiche.  Riguardo al settore finanziario, vi è il divieto di investire o di contribuire a progetti cofinanziati dal Russian Direct Investment Fund.

I cinque Regolamenti e un decreto che compongono questo pacchetto sono stati applicati in tutta l’UE. Le sanzioni economiche precedentemente dichiarate contro la Russia vengono continuamente intensificate

Circa un anno prima, il 25 febbraio 2022, era stata vietata l’esportazione dalla Russia di tutti i beni e tecnologie a duplice uso.  Questo divieto è stato applicato dal Regolamento 2023/427/UE, che limita anche il transito di armi attraverso la Russia.  Oltre a queste misure strettamente economiche, l’allegato XXIII del Regolamento de quo ha aggiunto altri prodotti soggetti a restrizioni all’elenco degli articoli di cui è vietata l’esportazione dalla Russia.  Come risultato di queste ulteriori restrizioni, l’industria russa è resa incapace di produrre molti beni essenziali, ostacolando gravemente la crescita economica del Paese.

Il comma 5B-bis, così come modificato dal Regolamento 2023/427/UE, consente una rapida uscita dal mercato russo. Ciò è in linea con la decisione PESC 2023/434, secondo cui l’art. 5B-bis dovrebbe essere modificato per consentire un’esenzione dal divieto di effettuare transazioni con alcuni enti pubblici russi.  Queste entità includono tutte le società pubbliche russe coinvolte in affari con tecnologie e beni già presenti in Russia al momento dell’attuazione dei relativi divieti.  Il comma 5B-bis stabilisce, inoltre, che tali esenzioni sono ammesse se necessarie per la liquidazione di una joint venture o analoga soluzione giuridica. È utile precisare che queste sanzioni sono state decise indipendentemente dalle Nazioni Unite perché la Russia avrebbe il potere di veto su qualsiasi decisione presa dal Consiglio di sicurezza